Il capitale umano
A proposito delle trattative tra PD e Movimento 5 Stelle.
Una proposta pedagogica e facilmente condivisibile
Il segretario dem spinge per un governo di svolta che segni la discontinuità con l’esecutivo gialloverde. Il M5S insiste sul prof. Conte. Bene, qual è il problema? Certo Conte ha firmato (forse non condiviso) le peggio cose di Salvini. Ma Di Maio ha fatto di peggio. Ha sposato a pieno la linea tenuta da Salvini, sul caso Sea Watch, sulla questione migranti e Ong, se ne è appropriato e l'ha peggiorata. A prescindere da una valutazione di costituzionalità, l'ha resa insopportabile, violenta fino al punto di rendere illegale qualsiasi forma di soccorso.
Esattamente come Salvini, più di Salvini, ha mostrato di bersi qualsiasi diceria sul ruolo delle ONG, equiparandole agli scafisti. Così disinformato e poco garantista da abboccare alla prima sciocchezza che gira su Soros. Che ovviamente viene da una cucina di destra, di estrema destra: Casa Pound, Altaforte, Libero, il Gionale. In un unico delirio sulla Ur-Sinistra trinariuciuta, globalista, immigrazionista, radical chic. Per quanto riguarda i contatti tra ong e trafficanti – aveva detto Zuccaro – "dispongo di dati che vengono da Frontex e dalla nostra Marina militare». Ovviamente non era vero e a distanza di tempo ci ha riprovato Salvini, che faceva contemporaneamente il poliziotto, il magistrato, il presidente del Consiglio, il ministro degli esteri, etc. Nessuna di queste accuse è mai stata dimostrata – scrive Frontex – e nessun procedimento giudiziario avviato ha mai avuto successo. Una robaccia dura a morire, visto che ancora di recente è stata rilanciata dal programma televisivo "Quarta Repubblica" e dal giornalista (?) Nicola Porro.
Contributo fattivo quello di Di Maio, se si pensa poi al cinismo con cui ha propalato il vergognoso sintagma "taxi del mare". Di Maio è dunque il massimo di continuità con gli aspetti più retrivi della recente esperienza governativa. Mi rendo conto che, essendo quel capo-politico anche il capo-delegazione delle trattative, tutto ciò non possa essere esplicitato. Ma questo è. Al confronto Conte resta un bravo cristiano.
Ma Presidente del Consiglio a parte, che squadra comporre? Massima discontinuità col governo giallo-verde ok. Proponiamo: massima continuità coi desiderata del M5S. Perlomeno tesaurizzando una scansione temporale, quella del 2015, dove tra le due formazioni c'era una discreta dialettica, competizione senza odio, capitale umano condiviso e condivisibile.
Son passati solo quattro anni ma sembra una vita. Una percezione acuita, credo, dallo spartiacque ante-Lega, post-Lega. I punti interrogativi (nel quadretto sinottico) inscenano due perplessità: la prima, quella della professoressa Carlassare, che - col suo atteggiamento rigoroso e schivo- si smarcò già all'epoca (si aggiunga che è del 1931 e che non credo sia il caso di disturbarla nuovamente); il secondo per fatti recenti collegati all'inciampo di Lannutti in una bufala storica, quella dei Saggi di Sion, di recente indagato per "diffamazione aggravata dall'odio razziale" (lontani da ogni forma di giustizialismo, proprio non sapremmo come spiegarlo a Liliana Segre).
Qualcuno era subentrato dopo le rinunce di Milena Gabanelli e Gino Strada.
Ricordo che c'era in lizza pure Emma Bonino.
Certo erano candidati alla Presidenza della Repubblica, non in pole position per un ministero. Ma mutatis mutandis non sarebbe una squadra di governo meravigliosa? Una volta verificatane la disponibilità (Imposimato e Maddalena sono del '36, Prodi del '39), gli amici del M5S avrebbero a loro disposizione una formazione all-star capace di farci recuperare il tempo perduto. Sia come prestigio internazionale, sia come fortissima occasione formativa, utile alle due compagini.
(Massimo Celani)
Una proposta pedagogica e facilmente condivisibile
Il segretario dem spinge per un governo di svolta che segni la discontinuità con l’esecutivo gialloverde. Il M5S insiste sul prof. Conte. Bene, qual è il problema? Certo Conte ha firmato (forse non condiviso) le peggio cose di Salvini. Ma Di Maio ha fatto di peggio. Ha sposato a pieno la linea tenuta da Salvini, sul caso Sea Watch, sulla questione migranti e Ong, se ne è appropriato e l'ha peggiorata. A prescindere da una valutazione di costituzionalità, l'ha resa insopportabile, violenta fino al punto di rendere illegale qualsiasi forma di soccorso.
Esattamente come Salvini, più di Salvini, ha mostrato di bersi qualsiasi diceria sul ruolo delle ONG, equiparandole agli scafisti. Così disinformato e poco garantista da abboccare alla prima sciocchezza che gira su Soros. Che ovviamente viene da una cucina di destra, di estrema destra: Casa Pound, Altaforte, Libero, il Gionale. In un unico delirio sulla Ur-Sinistra trinariuciuta, globalista, immigrazionista, radical chic. Per quanto riguarda i contatti tra ong e trafficanti – aveva detto Zuccaro – "dispongo di dati che vengono da Frontex e dalla nostra Marina militare». Ovviamente non era vero e a distanza di tempo ci ha riprovato Salvini, che faceva contemporaneamente il poliziotto, il magistrato, il presidente del Consiglio, il ministro degli esteri, etc. Nessuna di queste accuse è mai stata dimostrata – scrive Frontex – e nessun procedimento giudiziario avviato ha mai avuto successo. Una robaccia dura a morire, visto che ancora di recente è stata rilanciata dal programma televisivo "Quarta Repubblica" e dal giornalista (?) Nicola Porro.
“Questo decreto bis, infatti, criminalizza i soccorritori volontari che salvano vite umane e avrà come effetto reale che le persone da salvare non potranno più essere soccorse, rischiando così di morire annegate. La nostra coscienza ci vieta di accettare una legge che promuove la morte e non la vita. Siamo certi che non vorrete lasciar morire degli esseri umani: farlo sarebbe un crimine abominevole. Ve lo chiediamo ancora: respingete questo decreto mortifero”.
Ma Presidente del Consiglio a parte, che squadra comporre? Massima discontinuità col governo giallo-verde ok. Proponiamo: massima continuità coi desiderata del M5S. Perlomeno tesaurizzando una scansione temporale, quella del 2015, dove tra le due formazioni c'era una discreta dialettica, competizione senza odio, capitale umano condiviso e condivisibile.
Son passati solo quattro anni ma sembra una vita. Una percezione acuita, credo, dallo spartiacque ante-Lega, post-Lega. I punti interrogativi (nel quadretto sinottico) inscenano due perplessità: la prima, quella della professoressa Carlassare, che - col suo atteggiamento rigoroso e schivo- si smarcò già all'epoca (si aggiunga che è del 1931 e che non credo sia il caso di disturbarla nuovamente); il secondo per fatti recenti collegati all'inciampo di Lannutti in una bufala storica, quella dei Saggi di Sion, di recente indagato per "diffamazione aggravata dall'odio razziale" (lontani da ogni forma di giustizialismo, proprio non sapremmo come spiegarlo a Liliana Segre).
Qualcuno era subentrato dopo le rinunce di Milena Gabanelli e Gino Strada.
Ricordo che c'era in lizza pure Emma Bonino.
Certo erano candidati alla Presidenza della Repubblica, non in pole position per un ministero. Ma mutatis mutandis non sarebbe una squadra di governo meravigliosa? Una volta verificatane la disponibilità (Imposimato e Maddalena sono del '36, Prodi del '39), gli amici del M5S avrebbero a loro disposizione una formazione all-star capace di farci recuperare il tempo perduto. Sia come prestigio internazionale, sia come fortissima occasione formativa, utile alle due compagini.
(Massimo Celani)
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