gli Apo-loghi di Aldo









Il cowboy Joe si prepara per l’inverno nella sua fattoria dello Wyoming. Va nel bosco e taglia molta legna come fa di solito. Ma molti sostengono che il prossimo sarà un inverno particolarmente rigido. E dunque lui non è certo che la legna che di solito accumula sarà sufficiente. Quindi ne prepara più del solito. Ma prima di tagliarne ancora vuole chiedere consiglio a chi ha molta esperienza. E sale in collina dove vive un vecchio e saggio capo indiano suo amico. Va da lui e gli pone la domanda “caro capo indiano quanto sarà freddo il prossimo inverno?”
Il capo indiano pensoso scruta l’orizzonte con la mano a visiera, guarda il cielo, e poi scruta di nuovo l’orizzonte e risponde, “sarà molto freddo, più freddo del solito”. Joe torna quindi nel bosco e taglia altra legna ancora. Però ancora incerto, torna nuovamente dal capo indiano in collina e gli chiede ancora consiglio. Il capo ripete il suo rituale, guarda, scruta e sentenzia, sarà un inverno molto, molto, molto freddo.
La situazione si ripete ancora altre tre volte. Joe adesso ha accumulato davvero una quantità enorme di legna. Nell’ultima visita pone però al capo indiano la fatale domanda: “ma caro capo indiano come fai ad essere così sicuro che il prossimo sarà un inverno rigidissimo più di tutti i passati inverni?”
Il capo indiano, risponde sicuro “perché i cowboy stanno accumulando molta, molta, molta più legna del solito”.
Il capo indiano pensoso scruta l’orizzonte con la mano a visiera, guarda il cielo, e poi scruta di nuovo l’orizzonte e risponde, “sarà molto freddo, più freddo del solito”. Joe torna quindi nel bosco e taglia altra legna ancora. Però ancora incerto, torna nuovamente dal capo indiano in collina e gli chiede ancora consiglio. Il capo ripete il suo rituale, guarda, scruta e sentenzia, sarà un inverno molto, molto, molto freddo.La situazione si ripete ancora altre tre volte. Joe adesso ha accumulato davvero una quantità enorme di legna. Nell’ultima visita pone però al capo indiano la fatale domanda: “ma caro capo indiano come fai ad essere così sicuro che il prossimo sarà un inverno rigidissimo più di tutti i passati inverni?”Il capo indiano, risponde sicuro “perché i cowboy stanno accumulando molta, molta, molta più legna del solito”.
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Il coronavirus sarà più pericoloso dell’influenza?


questa storiella (che non so raccontare come merita) mi pare possa essere molto pertinente per capire la tipologia di relazione che si è innescata tra il mondo dell’informazione, amministratori e politici, e italiani.



§

... le favole che sono state tramandate sotto il nome di Esopo non sono finite quando il loro racconto è alla fine. Hanno sentenze su ciò che debbono insegnare o abbiano potuto insegnare: il loro epimythion, la “morale della storia”. Gli umanisti e i filologi si erano accorti della sproporzione o della non  proporzione di queste sentenze con le storie a cui sono attribuite. Se ci si è lasciati andare alla pensosità cui la favola induce, la sua “morale”, come risultato da intendere, non è solo spesso estremamente deludente ma addirittura sconcertante e tormentosa nella sua incomprensione. Sebbene quasi nessuna di queste sentenze si possa definire sbagliata, tutte in fondo hanno qualcosa di  particolare e di inspiegabilmente improprio e inopportuno. (...)

La pensosità si manifesta anche nella sproporzione tra favola e morale. Si vorrebbe quasi credere che gli epimythia siano stati inventati proprio per dimostrare agli ascoltatori e ai lettori come ben poco si ottenga dal trarre una morale dalla storia, dal ricondurla ad una frase conclusiva e comodamente trasferibile, e come invece sia essenziale raggiungere una condizione di pensosità che protegga da queste frasi.


Il testo ripropone il discorso di ringraziamento del filosofo tedesco Hans Blumenberg per il premio di prosa “Sigmund Freud” ed è comparso in Italia per la prima volta nella traduzione di Lea Ritter Santini in “In forma di parole”, Elitropia Edizioni, Reggio Emilia 1981


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