Mi ha scritto Beppe







Massima solidarietà al giornalista antimafia Paolo Borrometi
Postato il 1 dicembre 2019, 11:50 MoVimento 5 Stelle
Massima solidarietà al giornalista e vicedirettore dell’Agi, Paolo Borrometi, vittima in queste ore, di un oltraggio politico vergognoso.
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Abbiamo appreso, infatti, che sette deputati dell’Assemblea regionale siciliana, in ordine: Pippo Gennuso, Luigi Genovese, Gaetano Galvagno, Riccardo Gallo, Tony Rizzotto, Riccardo Savona, Michele Mancuso, hanno depositato una lettera presso la commissione antimafia per chiedere un approfondimento sull’assegnazione della scorta a Borrometi.
Evidentemente un’aggressione subita a Modica, un incendio alla sua abitazione, un presunto piano di attentato con autobomba, non bastano ai sopracitati deputati siciliani per giustificare la necessità di dare a Borrometi una scorta.
È curioso che tra i sette nomi ci siano pregiudicati, come Giuseppe Gennuso, condannato e arrestato, negli ultimi due anni, ben due volte.
È indegno che, quella che possiamo considerare come una vera e propria intimidazione ad un cronista sotto scorta, provenga proprio da alcuni esponenti delle istituzioni.
Fa male pensare che ci siano rappresentanti dei cittadini che, invece di lavorare per contrastare la mafia, si accaniscono con chi la mafia la combatte. Sebbene tre dei sette firmatari (Riccardo Gallo, Michele Mancuso e Riccardo Savona) sembra abbiano poi ritirato la sottoscrizione del documento, l’Antimafia, secondo fonti di stampa, avrebbe deciso di inoltrare la missiva alle tre Procure di Siracusa, Ragusa e Catania, con la richiesta di verificare se esistano o meno presupposti per la scorta.
Rinnoviamo la nostra vicinanza a Paolo Borrometi e a tutti quei giornalisti che, come lui, combattono con coraggio e con il proprio lavoro ogni forma di mafia.

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massimo celani
1 dicembre 2019 alle 18:09
La solidarietà a Borrometi “vittima di un oltraggio politico vergognoso” è poco credibile e retorica. Viene espressa anonimamente dallo staff telematico del Movimento, disabituato alla responsabilità della firma. Potrebbe essere attribuita al cosiddetto capo politico ma non credo sia così: è abituato all’oltraggio politico, per primo quello nei confronti della storia del M5S. Cosa se ne fa Borrometi della solidarietà del principale propalatore di bufale sulle ONG, su “Radio Soros” (per riferirsi a Radio Radicale, osteggiata su questo sito anche con tecniche da Bestia morisiana), sul “Partito di Bibbiano” (è bastato un servizio televisivo di la7 per smontarlo)? Prima di esprimere solidarietà e segnali di civiltà, dovrebbero scusarsi col “partito di Bibbiano”, oltretutto suo/nostro alleato di governo; coi frati comboniani e Padre Zanotelli; con Gino Strada e con tutto il mondo del volontariato. “Respingete questo decreto portatore di morte, immorale, contrario ai principi della Costituzione italiana e alle leggi internazionali (…)”: così i missionari sul Decreto sicurezza bis, in una lettera inviata al senato. E Di Maio, più salviniano di Salvini: “confischiamo le navi Ong che violano la legge”, annunciando multe e sequestri. A tutti questi dovrebbe chiedere scusa anche per Di Battista, per il suo colpevole snobismo: “L’accoglienza oggi non è un valore. Il dibattito sulle ong mi annoia e annoierà presto gli italiani”. Dovrebbe scusarsi con Riace e con Mimmo Lucano, vittima principale della Bestia, quando invece la sottosegretaria alla cultura, di cui nemmeno ricordo il nome pur avendola votata, giocava con “Borghi in movimento”. Last but not least, dovrebbe scusarsi con i parenti di Suruwa Jaiteh (18 anni) e Becky Moses (26), entrambi buttati fuori (da Salvini) dagli sprar di Gioiosa e Riace e bruciati vivi nella baraccopoli di San Ferdinando. https://www.terrelibere.org/becky-moses-26-anni-carbonizzata-un-diniego/

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Beppe
1 dicembre 2019 alle 19:10
Caro Massimo,
per quello che mi riguarda tu non hai nulla da insegnarmi, anzi devo dire che il tuo commento è così intriso di livore che dovresti essere tu a scusarti con noi del Movimento e con Paolo Borrometi visto che ne approfitti della sua difficile situazione umana per fini strettamente politici.
Quindi evita di mettere in bocca agli altri le tue parole di rabbia e poco buonsenso.
Paolo ha bisogno di tutti meno che di sciacalli come te.

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massimo celani
5 dicembre 2019 alle 5:49
Caro “Beppe”, questo blog per quanto mi riguarda è anonimo e chiunque tu sia non meriti risposta. Salvo questa: sciacallo sarai tu e tuo fratello (scegli pure un altro grado di parentela). Sono tra i pochi che usa firmare con nome cognome, mentre tu stai equivocando sul tuo nickname, che teoricamente potrebbe essere quello del fondatore del Movimento. Ipotesi piuttosto remota visto che quel “Beppe” avrebbe inteso che, lungi dal venir meno la mia vicinanza e solidarietà a Paolo Borrometi, ho solo voluto mostrare la palese contraddizione tra la piega mafiosa e fascista che ha preso questo blog e un sano attestato di umana solidarietà, visto il contesto, vieppiù incredibile. La solidarietà è il mio pane quotidiano: sono solidale persino con Benetton, per l’orribile trattamento riservato a lui e alla sua azienda dal cosiddetto capo-politico. Era di lui che parlavo, della sua tracotanza ignorante e molto poco garantista, non certo di Grillo.

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Beppe
1 dicembre 2019 alle 13:57
Il nostro bravo Morra, presidente del gruppo parlamentare dell’antimafia, forse ha qualcosa da dire?
Certo che attivare tre procure perché richiesto da politici di dubbia capacità (salvo che conoscano fatti a noi persone comuni sconosciuti) mi sembra un po’ da ente senza spina dorsale.
Poi è anche vero che ognuno di noi ha i politici che si merita.
Resisti Paolo, siamo con te, grazie del tuo impegno.

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(Massimo, giusto per situare lo scambio di e-mail)

  Da qualche tempo mi ritrovo a navigare nel blog delle stelle, spesso ma non tutti i giorni. Ci vuole coraggio, Grillo direbbe “una cospicua dose di Maalox”. Le ultime discussioni aperte, dopo la campagna di odio nei confronti di Benetton (ora giunta alla quarta puntata: “autostrade story – concessioni a immagine e somiglianza dei Benetton”), sembrano aver recuperato qualcosa sul fronte ambientalista e climatico. Seguono poi thread di supporto sul reddito di cittadinanza (“il reddito di cittadinanza funziona”), uno aperto dal ministro Fioramonti: «Ricominciamo a investire nelle scuole contro le disuguaglianze» e un altro, dello staff, sul decreto istruzione, vale a dire sulla possibilità di stabilizzazione degli assegnisti di ricerca.
Quel po’ che resta è di rinforzo ai grandi successi del Movimento: “MES una prima grande vittoria: rinviato al 2020! Ecco perché il M5S ha ragione”; “Decreto Fiscale approvato alla Camera: semplificazioni e lotta alla grande evasione”; “I media non ci intimoriscono, andiamo avanti per cambiare il Paese, retto dallo strillo “smascheriamo la fake news”, tutto dedicato ai “giornaloni”.
La criticità maggiore è però, elemento che richiede coraggio e maalox, la qualità delle interazioni. Si è praticamente abdicato al controllo in ingresso, proliferano i troll e l’anonimato, rigorosamente fascio-leghista. La testualità più innocente è semplicemente sovranista/antieuropeista, tipo questa: “abbiamo accolto più di un milione di MIGRANTI ECONOMICI in tre anni, che non avevano nessun diritto di venire nel nostro Paese…”. In crescendo lo sgrammaticato e le testimonianze dei reazionari psicopatici e : “Il RDC hai clandestini nullafacenti guardati i dati 5000€ per ogni clandestino che percepisce il RDC. È quello che canta bella ciao. Auguro ogni male a chi vuole male l’Italia.” “Conte dovrebbe essere processato in piazza, dal popolo. La maggioranza degli italiani non vuol star in europa e non intende farsi truffare con il MES”.
“Il M5S se non stacca la spina a questo governo, a busta paga dell’ europa contro gli italiani finirà molto male”. “SALVINI butta il cappello in aria, manda i forconi in piazza contro quel manigoldo sbruffone marocchino di CONTE. Smettiamo di pagargli le tasse e facciamo saltare il paese”. Fine della panoramica.

Tutto ciò per dire che mi sono accorto in ritardo della risposta di Grillo a me indirizzata. Il contesto è quello che ho sommariamente raccontato, prevalentemente anonimo e non firmato, anche nel corpus redazionale. Mi scrive uno che si firma Beppe. Chi sarà? Grillo in persona? Un troll, un buontempone o un anonimo redattore di fiducia. Allora cerco altre occorrenze di “Beppe”, ma sono poche, non trovo indizi a sufficienza per ritagliare uno stile, un ruolo nel blog. Trovo però, pochi centimetri più sotto e poche ore dopo, un post che chiama in causa “Il nostro bravo Morra”. Gli chiede se – come presidente della commissione antimafia - “ha forse qualcosa da dire”? 
Questo getta luce su quanto mi ha riservato. E’ il potere che parla. E che minaccia. Così rompo gli indugi. Mi ha scritto Beppe. E mi ha dato dello sciacallo. Fa niente! Peccato non abbia capito ciò che avevo scritto a proposito della solidarietà a Paolo Borrometi, forse la costruzione frastica non era semplicissima e non ha inteso il concept principale: è l’odierno contesto culturale del M56 e - metonimicamente - il blog delle stelle, che rendono ipocrita e poco credibile una semplice attestazione di solidarietà. Così, forse un po' distratto, mi ha risposto piccato di non aver nulla da insegnargli.

Il rapporto PISA 2018 – OCSE, come pure i risultati delle prove INVALSI condotte nel 2019 fra gli alunni di terza media, ce l’avevano mandato a dire: solo il 65% dei ragazzi ha superato il livello minimo richiesto, il che grosso modo significa riuscire a identificare l’idea principale in un testo di lunghezza moderata. Mah!

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